k+a 2025.1 : Textile Ostschweiz | Suisse orientale, pays du textile | Il mondo tessile della Svizzera orientale

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L’industria tessile è tra i settori industriali più antichi del nostro Paese: il suo sviluppo è alla base dell’industrializzazione svizzera, dal momento che la domanda di macchine per la filatura, la tessitura e il ricamo ha segnato l’inizio dell’industria meccanica indigena. La domanda di prodotti chimici per la tintura e la lavorazione tessile ha inoltre favorito lo sviluppo dell’industria chimica, mentre la necessità di finanziamento delle imprese tessili ha alimentato il settore bancario.

Fino alla fine della prima guerra mondiale i ricami sangallesi erano il più importante prodotto d’esportazione svizzero. Nel contributo introduttivo, Peter Röllin rintraccia l’influenza decisiva di questo settore economico sulla storia sociale e quindi sulla storia degli insediamenti della Svizzera orientale, così come la sua capacità di affermazione fino a oggi, grazie a un’offerta di alta qualità nel mondo della moda, della Haute Couture e del design tessile. Già la realtà protoindustriale dell’industria tessile, fiorita grazie al commercio di tele di lino e prodotti in cotone, comportò fin dal XVIII secolo la trasformazione di molti villaggi, come si riscontra per esempio ad Azmoos nel Rheintal sangallese o a Trogen nel Canton Appenzello Esterno. Il periodo di prosperità dell’industria tessile ha lasciato un’eredità architettonica importante, che testimonia la rete di rapporti internazionali, l’influenza e il benessere delle famiglie coinvolte.

I contributi principali di questo numero documentano lo sviluppo sorprendentemente innovativo e dinamico del settore tessile nei secoli passati, così come la sua profonda influenza sul nostro patrimonio architettonico.

 

Essay | Essai | Saggio
Peter Röllin
Fenster zur Welt – textile Ostschweiz

Riassunto
Finestre sul mondo: l'industria tessile della Svizzera orientale
Nella Svizzera orientale due grandi epoche tessili ne caratterizzano la storia sociale ed economica e, di conseguenza, la storia degli insediamenti: l'industria delle tele di lino, attiva dalla fine del Medioevo fino al 1800; e l'industria sangallese del ricamo, attiva dalla rivoluzione elvetica fino al suo crollo avvenuto dopo la prima guerra mondiale. Grazie al commercio di tele di lino, l'industria tessile della Svizzera orientale – con la città di San Gallo quale metropoli economica – ha occupato fin dal tardo Medioevo un ruolo di primo piano nel commercio svizzero di esportazione. Se l'epicentro dell'esordiente industria di tele di lino fu inizialmente Costanza, dopo il Concilio di Costanza, nel 1418, fu San Gallo a dominare l’attività nella regione del Bodensee. Ditte quali la Diesbach-Watt-Gesellschaft di Berna offrivano ai sangallesi importanti servizi logistici nel commercio internazionale tra Spagna e Polonia. L'affermazione del cotone nel XVIII secolo portò all'abbandono delle tele di lino, a favore della produzione sangallese di ricami, nota all'estero come «broderie suisse» o «Swiss Embroidery». In passato l'industria tessile della Svizzera orientale è stata tra i principali produttori ed esportatori mondiali di ricami; da alcuni decenni si è nuovamente risollevata, grazie a prodotti d'eccellenza che le consentono di partecipare in modo importante al mondo della moda e del design tessile. Aziende di punta quali la Forster Rohner AG e la Akris hanno suscitato clamore nel mondo della Haute Couture e offrono immagini affascinanti di modelle che indossano i loro prodotti.

 

Interwiew
Von der «Krone» in den Untergrund

Als der Stiftungsrat des Textilmuseums St. Gallen den Wettbewerb ausschrieb, schwebte ihm vor, das Gebäude mit einem zusätzlichen Geschoss zu bekrönen. Gewonnen hat ein Projekt, das das Gegenteil vorschlägt: einen riesigen Ausstellungssaal im Untergrund. Stephanie Ehrsam und Peter Röllin führten mit Carmen Fleisch-Otten, Stiftungspräsidentin Textilmuseum St. Gallen, Christian Kerez, Architekt ETH/SIA, Zürich und Preisträger des Wettbewerbs, Catherine Dumont d’Ayot, Architektin und Partnerin von Christian Kerez, sowie Joseph Schwartz, Bauingenieur ETH, ein Interview zum geplanten Umbau.

 

Dossier 1
Heidi Eisenhut und Moritz Flury-Rova
Von der «Krone» in den Untergrund
Zu den Bauten der Textilhandelsfamilien Zellweger in Trogen, Wetter in Herisau und Sulser in Azmoos

Riassunto
Case urbane in pietra nel centro del paese
Azmoos, nella Valle del Reno sangallese, e Trogen, nel Canton Appenzello Esterno, sono piccoli villaggi discosti dalle principali vie di comunicazione. Tuttavia, la presenza di edifici in pietra sorprendentemente imponenti attestano un passato importante. Lo stesso vale per il comune di Herisau. Fino al XVIII secolo questi borghi erano composti prevalentemente da case in legno, poi tre famiglie ne modificarono profondamente il paesaggio costruito. Si tratta delle famiglie Zellweger a Trogen, Wetter a Herisau e Sulser ad Azmoos, che operavano nel commercio tessile ed erano legate fra loro da rapporti di parentela. Come fecero queste famiglie attive in località periferiche a diventare ricche e influenti con il commercio di tele di lino e prodotti di cotone? E come veniva espressa la loro condizione benestante nell’architettura delle case, che erano insieme edifici abitativi, commerciali e depositi? L’articolo indaga le relazioni familiari, commerciali e architettoniche fiorite durante il periodo di successo protoindustriale del commercio europeo di lino e di quello internazionale di cotone nelle regioni discoste dell'Appenzello e del Werdenberg.

 

Dossier 2
Andrea Franzen
Paisley, Pixel und Rosen
Entwürfe für den Glarner Textildruck von Rudolf Hotz-Boller

Riassunto
Paisley, pixel e rose: i disegni di Rudolf Hotz-Boller per la stampa tessile di Glarona
Nella primavera del 2022 il Museo nazionale svizzero ha ricevuto in donazione uno straordinario corpus di disegni, realizzati dal decoratore di tessuti Rudolf Hotz-Boller (1804-1893) di Wipkingen. I disegni dai colori accesi testimoniano la storia di successo dell’industria della stampa tessile del Canton Glarona. Affermatasi a partire dagli anni Venti del XIX secolo, consentì al cantone di diventare uno dei più importanti centri europei di questo settore industriale. Intorno al 1865 lungo il fiume Linth erano attive 49 filande, tessiture e stamperie tessili che, complessivamente, occupavano circa 9700 dipendenti. Un gran numero di stoffe, campionari, modelli e materiali d'archivio relativi alla produzione glaronese sono conservati in musei e archivi. Pressoché sconosciuti restano invece i nomi degli autori e delle autrici che hanno creato migliaia di motivi e che lavoravano nell'anonimato per le stamperie tessili. I loro disegni costituiscono pertanto un prezioso completamento dei fondi storici del Museo nazionale. Questo articolo presenta questi lavori e li inserisce nel contesto storico del cosiddetto «miracolo economico» glaronese.

 

Dossier 3
Moreno Raselli
La voce dei telai: storie di donne, cultura e innovazione in Valposchiavo

Riassunto
A inizio gennaio di quest’anno è stato comunicato che Poschiavo, principale centro della Valposchiavo, sarà insignito del prestigioso premio Wakker 2025 dal Patrimonio svizzero. Con questo riconoscimento viene celebrata la capacità del comune di valorizzare la tradizione con spirito di innovazione e insieme senso di comunità. Questa capacità di adattamento è tipico della regione e si manifesta appieno nella storia e nella tradizione della tessitura a mano. L’articolo presenta due realtà che contribuiscono a mantenere viva questo importante sapere immateriale.

 

Dossier 4
Peter Müller
Das fürstäbtische Rorschach als Zentrum des Leinwandgewerbes
Siedlungsgeschichte und Bautätigkeit

Riassunto
Rorschach nel principato abbaziale di San Gallo: un importante centro del commercio di tele di lino
Nel XVIII secolo il borgo di Rorschach, situato sul lago di Costanza, porta d'ingresso orientale del principato abbaziale di San Gallo, era un fiorente centro di mercato, grazie al porto, al commercio di grano e alla produzione di tele di lino. La testimonianza più nota è l’incisione su rame di Johann Franz Roth del 1794 che, senza dubbio, risulta la rappresentazione storica di Rorschach più riprodotta. Le imprese dedite al commercio internazionale di tele – prima fra tutte la von Bayer – costituivano una sorta di aristocrazia, la cui influenza si estendeva ben oltre i confini cittadini. Le famiglie si univano in matrimonio e conducevano una vita sociale agiata. Svolsero inoltre un'intensa attività edile, che lasciò profonde tracce nel paesaggio, in parte riconoscibili o rintracciabili ancora oggi: in particolare nella parte inferiore della Mariabergstrasse, che collegava il centro del borgo con Mariaberg, la sede amministrativa dell'abbazia di San Gallo. Alcuni edifici sono stati conservati. Si tratta di dimore e sedi commerciali a carattere rappresentativo, talora dotati di giardini alla francese. I numerosi stabili artigianali sono invece stati demoliti.

 

Dossier 5
Richard Lehner
Die Feldmühle in Rorschach
Wie die Fabrik eine Stadt verändert

Riassunto
La storia della Feldmühle AG
Nel 1910 la Feldmühle AG con sede a Rorschach (canton San Gallo), sul lago di Costanza, era la più grande fabbrica di ricamo al mondo. Lo stabilimento, esteso su una superficie di 28'500 metri quadrati e situato a sud del centro cittadino, impiegava oltre 2'000 dipendenti. La Feldmühle AG era stata fondata nel 1881 dai commercianti tedescostatunitensi Jakob Loeb e Max Schönfeld. Grazie alla macchina da ricamo a navetta, inventata da Isaak Gröbli, l'azienda conobbe uno sviluppo costante e nel tempo venne ampliata con nuovi edifici. Anche l'infrastruttura cittadina di Rorschach registrò profonde trasformazioni; la popolazione raggiunse quasi 14'000 persone, su un'area di appena 1,6 chilometri quadrati. Dopo il primo conflitto mondiale, la produzione di ricami subì un crollo. La Feldmühle AG avviò la produzione di seta artificiale e, più tardi, sotto il nome di «Cellux», si convertì alla produzione di nastri adesivi. In tempi recenti lo stabilimento industriale – in disuso da nove anni – è stato utilizzato temporaneamente per scopi culturali e commerciali. Nei prossimi anni è prevista un'edificazione a destinazione residenziale e commerciale.

 

KdS | MAH | MAS
Die Kunstdenkmäler des Kantons Aargau XI: Ein Referenzwerk für die KdS
Am 11. November 2024 fand im Städtchen Klingnau die Vernissage des elften Aargauer Kunstdenkmälerbands mit dem Titel «Der Bezirk Zurzach I. Aaretal, Surbtal, Kirchspiel Leuggern» von Edith Hunziker, Thomas B. Manetsch und Susanne Ritter-Lutz statt. Gefeiert wurde in der katholischen Kirche St. Katharina und im Schloss Klingnau.

 

KdS | MAH | MAS
La ceinture Fazyste – constitution d’une ville moderne
Le 3 décembre 2024 a eu lieu, au théâtre de la Fondation Les Salons, le lancement du sixième volume des Monuments d’art et d’histoire du canton de Genève, intitulé « Genève, la ceinture Fazyste 1850-1914 », de David Ripoll.

 

Publikationen der GSK | Publications de la SHAS | Pubblicazioni della SSAS
Zwei Neuerscheinungen der Schweizerischen Kunstführer SKF

  • Museum Zofingen
  • Les voiles latines du Léman : entre passé et renouveau

 

Auslandreisen | Voyages à l’étranger | Viaggi all’estero
Abenteuer Mongolei
Nomadentum und Landschaftserlebnisse zwischen Gobi und Grasland

 

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Prezzo
CHF 22.00
Prezzo membri SSAS
CHF 16.00
Tipo:
Buch
Illustrazioni
135
Numero pagine
72
Autori
Diverse
Numero articolo
K+A-2025.1
Lingua
Deutsch
Französisch
Italienisch
Data di uscita
ISBN
978-3-03797-932-7
Numero volume
76. Jahrgang, 1.2025
Casa editrice
Società di storia dell’arte in Svizzera SSAS