k+a 2021.3 : Imitation und Illusion | Imitation et illusion | Imitazione e illusione

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   Per secoli era consuetudine ornare un materiale di supporto perlopiù modesto imitando materiali pregiati o esotici per mezzo di tecniche artisticoartigianali. Come dimostra Pierre Alain Mariaux sulla base di esempi altomedievali, questo tipo di operazione è riscontrabile da molti secoli nella storia dell’arte. A partire dal Movimento moderno, tuttavia, l’imitazione e l’illusione sono considerati con sospetto o quanto meno prevale l’idea che si tratti di pratiche inautentiche, addirittura di un «tradimento architettonico»; questo aspetto è al centro delle riflessioni proposte da Dieter Schnell.
   L’imitazione però spesso non si limita alla mera illusione. I materiali imitati assumono talora forme del tutto originali, per nulla naturalistiche, come illustra Heiko Dobler nel suo testo. L’arte dell’imitazione presuppone anche tutta una serie di raffinate conoscenze artigianali, e lo scopriamo nel contributo dedicato ai paliotti in scagliola presenti in Ticino. Le motivazioni che portano a imitare i materiali sono diverse e includono l’esplicita volontà di giocare con la percezione dello spettatore, come spiega Melchior Fischli nel suo articolo. Meritano particolare attenzione anche gli affreschi del cimitero del convento di Fahr realizzati dai fratelli Torricelli: un capolavoro più unico che raro nell’ambito della pittura parietale del XVIII secolo.

 

Essay | Essai | Saggio
Melchior Fischli
Nicht echt, aber gut gemacht
Die Imitation von Materialien in der Architektur und im baulichen Alltag

Riassunto
Finto, ma ben fatto – l’imitazione dei materiali nell’architettura e nell’edilizia quotidiana
Lo sguardo disinvolto sull’arte dell’imitazione è in certa misura condizionato ancora oggi dal dogma dell’autenticità postulato dal Movimento moderno. Se guardiamo invece alla storia dell’architettura e delle arti applicate, l’imitazione di materiali diversi rispetto al supporto si rivela da tempo essere una costante. Il presente contributo presenta il fenomeno nella sua ampiezza, con particolare attenzione al XIX secolo e all’edilizia minore. Indagando i probabili motivi che hanno portato all’imitazione di materiali insoliti si evincono non solo ragioni pratiche, ma anche il desiderio di nobilitare un materiale di per sé modesto e il piacere della dimensione esotica. In virtù della loro artificiosità, le imitazioni sembrano intese proprio a generare stupore per l’abilità artigianale e artistica dei loro autori. Paradossalmente, inoltre, un materiale finto può addirittura convalidare l’autenticità di un progetto architettonico.

 

Dossier 1
Pierre Alain Mariaux
Imitation et représentation
Regarder le haut Moyen Âge

Riassunto
Imitazione e rappresentazione – osservare l’alto medioevo
Il contributo nasce da uno studio pubblicato nel 2019, nel quale l’autore sostiene che una delle caratteristiche più rilevanti della produzione visiva medievale sia la ricerca costante – e consapevole – di un equilibrio tra materia, forma e decorazione. Per chi indaga le modalità e i metodi della creatività medievale, è essenziale tenere conto dei fenomeni di continuità, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali, la pratica artistica e l’invenzione formale. In questo senso è opportuno revisionare con attenzione anche il vocabolario disciplinare. Nel presente articolo l’autore propone di affrontare la questione dell’imitazione attraverso l’ottica della pratica artistica e dei materiali.

 

Dossier 2
Isabel Haupt
«e anche di la dai Monti»
Die Kirchhofmalerei der Gebrüder Torricelli im Kloster Fahr

Riassunto
Gli affreschi dei fratelli Torricelli nel camposanto del convento di Fahr
Negli anni 174647 i fratelli Giuseppe Antonio Maria e Giovanni Antonio Torricelli crearono nel camposanto del convento di Fahr un ciclo di affreschi più unico che raro nel panorama della pittura parietale del XVIII secolo. Il programma iconografico, che si estende dall’interno della chiesa alla facciata, è basato sull’idea secondo cui la vita conventuale giustifica una fiduciosa attesa della fine dei tempi. Il programma iconografico si inscrive in finte prospettive architettoniche e in pitture illusionistiche, che annullano i confini tra piani spaziali e materiali. Ne sono una testimonianza sorprendente gli affreschi sul lato occidentale del cimitero, dove la rappresentazione del trono vuoto (etimasìa) evoca il Giudizio universale.

 

Dossier 3
Giacinta Jean, Greta Acquistapace
Paliotti in scagliola
Uno sguardo tecnico alle opere del Canton Ticino

Riassunto
I paliotti in scagliola sono particolari manufatti artistici con cui, nel corso del Settecento, veniva decorato il fronte degli altari a imitazione delle preziose opere in marmo colorato. In Canton Ticino ne sono stati censiti più di duecento. La tecnica per la loro realizzazione è lunga e complessa: implica un sapiente uso di materiali poveri come il gesso e l’acqua di colla che, mischiati ai pigmenti, consentono di ottenere opere tanto affascinanti, quanto delicate. In questo testo è presentato uno studio condotto con un approccio interdisciplinare che – mettendo a confronto fonti scritte, testimonianze orali, osservazioni dirette e indagini scientifiche – ha ricostruito la realizzazione dei paliotti presenti sul territorio ticinese, i materiali usati e la loro provenienza. L’analisi delle opere ha permesso di individuare i principali fenomeni di degrado e di segnalare le misure per promuoverne la valorizzazione e la conservazione.

 

Dossier 4
Julia Berger
Künstliche Berge
Die Alpen in der Stadt

Riassunto
Montagne artificiali – le Alpi in città
Il contributo trae spunto dalla cosiddetta ferrovia alpina creata per l’Esposizione nazionale svizzera a Berna del 1914, costituita da un ottovolante corredato da un panorama alpino tridimensionale. Questa costruzione è l’ultima della serie di modelli simili realizzati a partire dal 1909 nel territorio germanofono. I paesaggi alpini artificiali sono espressione dell’entusiasmo per la montagna e per le Alpi svizzere: l’esempio bernese si inscrive infatti nel contesto delle trasformazioni che hanno avuto luogo tra il 1900 e il 1914 nell’ambito dell’architettura e dell’arte dei giardini. Un mutamento che si rende evidente se guardiamo al periodo intorno al 1800, ossia agli inizi dell’epoca in cui fiorisce l’interesse per rocce, montagne e grotte artificiali ispirate a forme naturali. Se in un primo tempo erano elementi distintivi all’interno dei giardini, nel 1914 – momento terminale e di svolta di questa evoluzione – erano ormai parte integrante dei divertimenti moderni e della cultura popolare. Sintomatici sono anche i parchi per il tempo libero e i giardini zoologici, che ancora oggi ospitano imitazioni di paesaggi alpini naturali.

 

Dossier 5
Dieter Schnell
Ist Materialimitation baukünstlerischer Betrug?
Zum Anliegen der Materialgerechtigkeit in der Architektur

Riassunto
L’imitazione dei materiali è un tradimento architettonico?
Durante l’Illuminismo il discorso sulla verità in architettura si è spostato da una teoria architettonica tendenzialmente esente da giudizi verso l’ambito della morale. Nel 1849 John Ruskin dichiarava che il rispetto della «verità» e dell’«onestà» nell’uso dei materiali e delle costruzioni era un dovere morale. La cosiddetta «onestà dei materiali» esigeva che questi ultimi non fossero imitati né celati, bensì rivelati nella loro nuda realtà. In seguito, furono soprattutto i modernisti a postulare nei loro manifesti che le loro opere erano non solo più funzionali, più intelligenti sul piano costruttivo e più vantaggiose sul piano economico, ma anche moralmente superiori. Siegfried Giedion giunse perfino a descrivere il Movimento moderno come un movimento a carattere morale. Nella parte finale del contributo, le ripercussioni sull’architettura di questo dibattito morale sono illustrate per mezzo di cinque esempi.

 

Dossier 6
Katja Burzer
Original oder Imitat?
Naturstein versus Kunststein

Riassunto
Originale o imitazione? Pietra naturale verso pietra artificiale
Sulla ETH Material Hub – una piattaforma del Politecnico federale di Zurigo – si possono trovare i più diversi campioni di pietre artificiali e naturali. Inizialmente la pietra artificiale serviva soprattutto quale imitazione delle pietre naturali; oggi invece, grazie ai moderni metodi di trattamento dei materiali impiegati in architettura, le possibilità di applicazione di entrambi i tipi di pietra sono notevolmente maggiori. Inoltre, si è constatato che la domanda sull’autenticità dei materiali passa sempre più in secondo piano rispetto alla domanda sulla loro connotazione. L’hub dei materiali dell’ETH di Zurigo è un progetto di collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e la Biblioteca del Politecnico. Insieme ad altri nove istituti gestisce la banca dati www.materialarchiv.ch.

 

Dossier 7
Claudio Fontana
Dekorative Maltechniken – farbliche Materialimitation
Ein Blick auf beeindruckende Imitationsmalereien

Riassunto
Tecniche pittoriche decorative – l’imitazione cromatica dei materiali
Le tecniche pittoriche decorative sono in uso da secoli e fanno parte da sempre del repertorio artisticoartigianale di ogni bravo pittore. Le superfici dipinte sono parte integrante della nostra storia visiva e culturale. L’ultimo periodo di splendore della pittura decorativa risale al XIX secolo: in quest’epoca gli studi si concentravano soprattutto sulla policromia degli antichi, sulla pluralità stilistica dello storicismo, sullo sviluppo di nuovi leganti e sulla fabbricazione di pigmenti industriali. Un ambito importante delle tecniche pittoriche decorative è rappresentato ancora oggi – in particolare nel campo della conservazione e del restauro – dalle pitture di imitazione che generano l’«illusione» di una determinata materialità. Grazie alle tecniche pittoriche è possibile imitare pressoché su qualunque supporto verniciabile ogni sorta di materiale o superficie: pietre e marmi, legni di ogni genere, tessuti, ma anche porcellane, cemento e molto altro.

 

Dossier 8
Heiko Dobler
Fladern, flackern, geflammt
Zwei maserierte Holzdecken in Baden

Riassunto
Uno straordinario soffitto ligneo decorato a finto legno rinvenuto a Baden
Il contributo descrive due soffitti lignei, rinvenuti nella città di Baden, che ornano edifici di epoca tardomedievale e barocca, situati rispettivamente nel nucleo storico e nella zona dei Grosse Bäder. Entrambi si distinguono in modo inconfondibile dalla pittura ottocentesca di imitazione di materiali naturali. In oggetti storici non è insolito incontrare superfici decorate a finto legno: la tecnica pittorica che sui legni morbidi più comuni imita, con la massima precisione, superfici lignee più raffinate raggiunge il suo apogeo nel XIX secolo. I ritrovamenti di Baden, tuttavia, riportano alla luce una tecnica molto più antica: alcuni tratti rossi su fondo bianco e, in corrispondenza dei vertici, qualche tocco di giallo. Le decorazioni pittoriche, risalenti con tutta probabilità al XVI o XVII secolo, evocano le venature grezze sul taglio di una tavola di conifera; i due soffitti che propongono un’imitazione di se stessi rivelano un aspetto originale e affascinante, offrendo uno sguardo frammentario sull’involucro spaziale dell’antico ambiente di rappresentanza.

 

KdS | MAH | MAS
Michael Tomaschett
Die Kunstdenkmäler des Kantons Schwyz. Neue Ausgabe V
Die östlichen Gemeinden des Bezirks Schwyz

Die sieben östlichen Gemeinden des Bezirks Schwyz (Morschach, Riemenstalden, Muotathal, Illgau, Ober- und Unteriberg sowie Alpthal) liegen in einer reizvollen voralpinen Kulturlandschaft. Neben den hervorragend erhaltenen Bauernhäusern bilden die zahlreichen Sakralbauten von bemerkenswert hoher künstlerischer Qualität die Glanzlichter des fünften Schwyzer Kunstdenkmälerbands.

 

KdS | MAH | MAS
Gaëtan Cassina
Les Monuments d’art et d’histoire du canton du Valais V
Le district de Sierre I. La ville de Sierre et Chippis

« Sierre, pays de contrastes » : cette expression qui pourrait sortir tout droit d’un prospectus touristique vaut aussi pour le cinquième volume valaisan.

 

Aktuell | Actuel | Attuale
Nicole Bauermeister, directrice de la SHAS
Billet de la direction
Le trompe-l’oeil, une réalité
augmentée historique ?

 

Publikationen der GSK | Publications de la SHAS | Pubblicazioni della SSAS
Der Reiz besonderer Landschaften und Kirchenbauten im Herbst

Die Schweizerischen Kunstführer SKF sind ideale Begleiter für einen anregenden und farbenfrohen Ausflug im Herbst – ganz besonders nach diesem verregneten Sommer! Zu entdecken gibt es Parkanlagen, beeindruckende Kirchenbauten und markante Landschaften im Herbstgewand.

 

Denkmaltage
Europäische Tage des Denkmals 2021
Wissen und Können erfinden sich immer neu!

Materialien und Konstruktionen überdauern die Jahrhunderte – vorausgesetzt, sie sind hochwertig, und wir wissen, wie sie instand zu halten sind. Auf dieses Wissen und Können hinter unserem Kulturerbe richten die 28.Europäischen Tage des Denkmals am 11. und 12.September 2021 den Blick.

 

Nachruf
Zum Tod von Andres Moser

 

Auslandreisen | Voyages à l’étranger | Viaggi all’estero

  • Petra – Königsstadt der Nabatäer
    Entdeckungen an der Weihrauchstrasse
  • Catania canta
    Jahreswechsel in Taormina und Catania

 

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Prezzo
CHF 20.00
Prezzo membri SSAS
CHF 14.00
Tipo:
Buch
Illustrazioni
117
Numero pagine
80
Autori
Diverse
Numero articolo
K+A-2021.3
Lingua
Deutsch
Französisch
Italienisch
Data di uscita
ISBN
978-3-03797-727-9
Numero volume
72. Jahrgang, 3.2021
Casa editrice
Società di storia dell’arte in Svizzera SSAS