Il legame tra architettura e natura è un tema antico, diffuso in tutte le culture: sappiamo dell’esistenza di oasi naturali negli atri romani, nei cortili arabi, nei chiostri cristiani e nei giardini barocchi. Gli opposti dialogano in modo simbiotico – interno ed esterno, costruito e natura allo stato originario – contrapponendosi sul piano formale, ma integrandosi a vicenda sul piano funzionale. Le variazioni sul tema hanno ispirato il nostro numero estivo, a cominciare dall’opera prima dell’architetto Elmar Kunz a Kappel, un edificio residenziale influenzato da Alvar Aalto, che evidenzia il forte ascendente dell’architetto finlandese sulla relazione tra architettura e contesto naturale; un approccio integrativo, in cui l’architettura cerca di entrare in sintonia con la natura circostante.
L’articolo di Jolanthe Kugler, dedicato alla colonia antroposofica del Goetheanum, evidenzia l’attualità del concetto di «organico», che nelle sfide attuali assume una nuova urgenza; l’edificio di Dornach è un’opera d’arte totale i cui spazi, ancora oggi, trasmettono l’idea di sostenibilità in tutte le sue sfumature – sociale, ecologica o economica.
Anche rispetto all’urgente tema del cambiamento climatico e delle sue ripercussioni sull’architettura – come dimostra Sascha Roesler, che svolge ricerche proprio su questo argomento a Mendrisio – uno sguardo agli sviluppi storici delle città può rivelarsi prezioso e sollecitare una riflessione urbanistica sensibile al tema del clima.
Dossier 1
Michael Hanak
Aaltos Auffassung vom Naturbezug
Das Haus Kissling in Kappel SO
Riassunto
Aalto e la relazione con la natura: la casa Kissling a Kappel
La casa Kissling a Kappel presso Olten è la prima opera dell’architetto Elmar Kunz. È uno dei tanti esempi in cui si individua il rapporto tra il noto architetto finlandese Alvar Aalto e la Svizzera, nonché della sua notevole influenza sulla concezione del rapporto tra architettura e natura. La relazione con la natura non verte tanto sulla volontà di assecondarla, quanto su un approccio in tegrativo, basato sulla ricerca di una sintonia tra architettura e paesaggio circostante. Kunz sviluppò il suo progetto negli anni 1968-1969 in stretto dialogo con il committente. Attualmente è in corso una trattativa con gli eredi per iscrivere la casa nell’elenco degli edifici protetti del Canton Soletta.
Dossier 2
Jolanthe Kugler
Ein Modell für Nachhaltigkeit
Die Dornacher Anthroposophen-Kolonie und Rudolf Steiners organisch-lebendiger Architekturbegriff
Riassunto
Un modello di sostenibilità: la colonia antroposofica di Dornach e l’idea di architettura organica di Rudolf Steiner
Alla luce delle sfide attuali, nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica il concetto di «organico» è tornato alla ribalta. Mentre le strategie tecniche mutuate dalla natura per risolvere problemi complessi tengono conto solo di alcuni aspetti, il concetto di «organico», così come definito dai suoi pionieri, propone un approccio diversificato per un’idea olistica di sostenibilità, intesa come trasformazione culturale e vasto progetto di civiltà. Un esempio di «progetto di civiltà» è l’architettura della colonia antroposofica di Dornach. Realizzata oltre un secolo fa, rappresenta un’opera d’arte totale, secondo cui ancora oggi l’idea di sostenibilità è fruibile in termini plastici in tutte le sue dimensioni, da quella sociale a quella economica ed ecologica.
Interview | Interview | Intervista
Michael Leuenberger
«Es geht um eine Neuerfindung des Wohnraums»
Mehr Hitzetage von Jahr zu Jahr: Architekten und Naturwissenschaftler beginnen sich über die thermische Diversität von Lebensräumen Gedanken zu machen. Sascha Roesler forscht dazu in Mendrisio und fordert einen klimasensiblen Städtebau, der die Wechselwirkungen zwischen innen und aussen berücksichtigt.
Essay | Essai | Saggio
Sascha Roesler
Die Idee der klimaangepassten Stadt
Anmerkungen zu ihrer jüngeren europäischen Geschichte
Riassunto
L’idea dell’adattamento delle città ai cambiamenti climatici
La maggior parte dei dibattiti sull’adattamento climatico delle città non tiene conto delle evidenze storiche: non vengono prese in considerazione né l’eredità termica delle città né una reale storia architettonica dell’adattamento climatico. Il presente contributo analizza tre aspetti fondamentali della recente storia europea relativa alle idee sulla città adattata ai cambiamenti climatici: il determinismo climatico, la ricerca empirica sul clima delle città e la progettazione basata sull’evidenza.
Dossier 3
Michael Chappuis
Geisendorf - l’école dans le parc
Comment la nature soutient la pédagogie
Riassunto
Geisendorf, la scuola nel parco: quando la natura sostiene la pedagogia
Il dopoguerra è caratterizzato da un rinnovamento dell’architettura, che dopo gli anni della recessione assume nuove forme, più lievi, e torna a dialogare con la natura. Non fanno eccezione gli edifici scolastici, la cui struttura viene adattata alle nuove idee volte a sostenere una sana crescita a livello psicologico degli alunni. In tale contesto gli architetti Georges Brera e Paul Waltenspühl traducono queste nuove aspirazioni nella scuola a padiglioni costruita tra il 1952 e il 1956 nel parco Geisendorf a Ginevra. I vari edifici interagiscono con la vegetazione del parco e creano un gioco di forme, colori e luce che riempie il luogo di vita. In particolare, la luce è fondamentale, poiché accompagna i bambini durante tutta la giornata e spinge gli architetti a ripensare la struttura delle scuole nel benessere dei suoi fruitori.
Dossier 4
Andreas Nentwich
Schwimmen, träumen, chillen im Landschaftspark
Mit dem Zürcher Bad Allenmoos begann das goldene Zeitalter des Freibäderbaus
Riassunto
Il bagno pubblico Allenmoos a Zurigo: l’invenzione del paesaggio balneare
Rispetto alle piscine all’aperto della prima epoca moderna, caratterizzate da vasche allineate lungo il medesimo asse e da superfici non diversificate dedicate allo svago, nel bagno pubblico Allenmoos le varie aree sono organizzate all’interno di un parco articolato. La disgregazione spaziale e acustica nel paesaggio è ispirata alle idee sulla salute pubblica esposte nell’importante mostra di Zurigo «Das Bad von gestern und heute» del 1935. Inaugurato nel 1939 come luogo di identificazione per tre quartieri periferici in piena crescita, il bagno Allenmoos proponeva una nuova tipologia per famiglie, volta alla completa rigenerazione attraverso sport, attività ludica e ozio. L’architettura di Werner Max Moser e Max Ernst Haefeli, che interpreta elementi organici in termini oggettivi, è peculiare e al tempo stesso esemplare della «via svizzera » del Movimento moderno, caratterizzata da una marcata sensibilità per l’ambiente. L’architetto paesaggista zurighese Gustav Ammann concepì l’Allenmoos come un arboreto, con le vasche inserite tra gli arbusti come fossero stagni naturali. Insieme al bagno Letzigraben di Max Frisch, alla cui sistemazione paesaggistica aveva sovrinteso lo stesso Ammann, il primo bagno pubblico in Svizzera definì parametri di riferimento applicati perfino nella Germania del dopoguerra. I modelli svizzeri hanno infatti esercitato un’influenza duratura, come testimoniano i «paesaggi balneari » delle piscine degli anni Settanta.
Dossier 5
Tilo Richter
Raum und Form, Ornament und Material
Jugendstilarchitektur in der Schweiz
Riassunto
Spazio e forma, ornamento e materiale: l’architettura Liberty in Svizzera
Intorno al 1900 l’influenza del Liberty europeo si riscontra soprattutto nei centri urbani e nelle regioni turistiche. Il Liberty non solo aveva promosso un rinnovamento del linguaggio formale, ma anche rivendicato una nuova organizzazione degli spazi e nuove tecniche di costruzione. Gli esempi di Zurigo, Basilea, Berna e La Chaux-de-Fonds, presentati in questo contributo, testimoniano il passaggio dal tardo-storicismo all’Heimatstil e all’architettura riformata. Decisiva è soprattutto l’influenza esercitata dagli artisti, che con le loro nuove decorazioni determinano l’aspetto e quindi il carattere degli edifici sorti intorno al 1900. Protagonisti di primo piano come gli inglesi Mackay Hugh Baillie Scott e l’austriaco Josef Maria Olbrich hanno lasciato tracce in Svizzera. Gli esempi più significativi del Liberty svizzero sono spesso firmati da Karl Moser e Robert Curjel: tra questi, le chiese di San Paolo a Basilea e a Berna e gli edifici commerciali legati all’industria del ricamo a San Gallo, rappresentativi di una nuova tipologia architettonica.
Dossier 6
Sara Ellenberger Vaner, David Vaner
Pflege im Bestand
Modularer Holzbau aus dem 16.Jahrhundert
Riassunto
Il risanamento di un’antica casa: la costruzione modulare in legno nel XVI secolo
Il rapporto sulla ristrutturazione della «Anselmhuis» documenta l’esperienza di risanamento artigianale di una costruzione in legno del 1556 nel Lötschental. Il resoconto rivela il potenziale architettonico implicito nei materiali di qualità, nella costruzione accurata, nonché in una buona manutenzione. La ristrutturazione della casa seicentesca, rispettosa dell’esecuzione artigianale, rappresenta un caso esemplare di gestione architettonica, al passo con i tempi, della tradizione edilizia dell’arco alpino. L’esempio della «Anselmhuis» può essere da stimolo alla riattivazione e perpetuazione della sostanza costruita ritenuta obsoleta, alla trasmissione del pregiato valore dell’artigianato e allo stesso tempo a porre un freno alla dispersione e frammentazione edilizia del paesaggio.
Dossier 7
Jachen Könz
Dighe e percezione del paesaggio alpino nell’antropocene
Nuovi equilibri
Riassunto
La costruzione di una diga rappresenta un intervento massiccio dell’uomo nella natura, che non solo crea una barriera di cemento in una valle, ma influenza anche l’intero ecosistema creando un lago artificiale. L’edificazione di una diga avviene su basi tecnico-ingegneristiche e scientifiche. Ai nostri occhi si presenta come un’imponente parete verticale, dietro la quale si estende uno specchio d’acqua orizzontale. Se da un lato queste costruzioni monumentali diventano parte integrante dell’ecosistema, influenzandone l’equilibrio, dall’altro diventano simbolo delle capacità costruttive e tecnologiche dell’uomo e trasformano profondamente l’estetica del paesaggio, nonché l’esperienza di coloro che lo attraversano.
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Nicole Pfister Fetz, lic.phil.I, présidente de la SHAS
Billet de la présidente
Semences
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Saskia Ott Zaugg
Rückblick auf die virtuelle GV der GSK
Die GSK hielt ihre 140. und 141.Jahresversammlung als Doppel-GV ab – und das auf Zoom. Überraschend viele Personen folgten der Einladung und erlebten am 24.April 2021 eine lebendige und filmisch aufgelockerte Mitgliederversammlung.
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Huit critères pour une culture du bâti de qualité
Système Davos de qualité pour la culture du bâti
Infos: www.bak.admin.ch/bak/it/home/baukultur/qualitaet/davos-qualitaetssystem-baukultur.html
Publikationen der GSK | Publications de la SHAS | Pubblicazioni della SSAS
Von Parks, Palästen und Pfahlbauten
Die Schweizerischen Kunstführer SKF punkten auch beim Thema «Natur und Architektur». Wir stellen Ihnen eine Auswahl von bewährten und neuen «Reiseführern» für Ihre Ausflüge im Sommer 2021 vor!
Ausstellungen | Expositions | Esposizioni
Videokunst im Schloss Spiez
Mit «GHOSTS» zeigt das Schloss Spiez 2021 zeitgenössische Videokunst von Peter Aerschmann. Aufgrund einer umfassenden Fassadensanierung eine ideale Lösung, um die verfügbaren Räumlichkeiten mit seinen Werken zu bespielen.
Auslandreisen | Voyages à l’étranger | Viaggi all’estero
Die Strasse der Romanik
Entdeckungen im Land der Ottonen
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- Une Suisse exotique ?
- Wider das Verschwinden der Dinge
Die Erfindung des Denkmalinventars
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